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©Emmanuel Berthier

La Punta del Raz

Sensazioni in grande formato

Qui il nome Finistère è pienamente giustificato: la fine delle terre si celebra con un susseguirsi di capi e di promontori che sfidano il mare aperto. Questo litorale raggiunge il suo apice con le mitiche Punte del Raz e del Van. Dopo le vaste distese marine, il retroterra rivela un carattere conviviale.

Scoprire La Punta del Raz – Capo Sizun

Classificata “Grand site de France”, la Punta del Raz raggiunge circa 70 metri di altezza. Scolpita dall’oceano e dai venti, vale da sola il viaggio nella regione. Di fronte a questa, il faro quadrato dell’îlot de la Vieille, acceso nel 1887, fu automatizzato nel 1995. Al di là delle rocce indomite e del mare color smeraldo, il panorama sul mare aperto permette di ammirare l’isola di Sein e, quando il tempo è sereno, il faro di Ar Men.

In cammino verso nuove emozioni

Una casa bianca sulla brughiera, una cappella rallegrata dal lichene, un porto “tascabile” ai piedi del granito… lungo le falesie, i sentieri protetti riservano delle sorprese. La passeggiata è consigliata per assaporare l’anima turbolenta della Punta del Raz. A Cap-Sizun, la punta del Millier, la punta di Beuzec e la punta di Brézellec sono altrettanti luoghi per escursioni eccezionali, con vista sul Cap de la Chèvre. Gli amanti di sensazioni forti si avventurano fino al versante nord all’Enfer de Plogoff, dove la leggendaria principessa Dahut si sbarazzava dei suoi amanti. Uno stretto sperone domina le onde. Non ci sono altro che rocce verticali! Spiagge di sabbia invitano a soste tranquille e la Baie des Trépassés è un punto di raccolta per gli appassionati di sport di scivolamento.

Paesaggi che fanno mettere le ali

Il Capo è anche l’habitat di numerosi uccelli, tra cui il famoso gabbiano comune. Protetta dal 1996, la Punta del Raz tutela l’ecosistema di queste specie. Ancora più notevole, la riserva ornitologica di Cap Sizun va assolutamente visitata. Su una costa grandiosa, costellata di isolotti, potrete osservare i gabbiani tridattili, le urie comuni o i fulmari a partire dal sentiero di visita. Per avere la vista di un’aquila, sono disponibili dei cannocchiali e all’entrata si possono prendere in prestito dei binocoli.

Lo sapevate?

Promontori irriducibili?

Il sito di Castel-Coz, sulla punta di Beuzec, conserva un raro sperone sbarrato di epoca gallica. Delle fortificazioni, restano vestigia di bastioni che fronteggiavano l’oceano. Un altro oppidum si trova nelle vicinanze, a Castel-Meur.

Architettura e divertimento!

Voglia di campagna e di incontri? Al crocevia di strade secondarie, incontriamo piccoli villaggi formati da case antiche raggruppate intorno a un maniero o a un mulino. Sulla riva del Goyen, Pont-Croix ha conservato un bel patrimonio medioevale, perpetuato da fiorenti fiere. Una sosta piacevole in una piccola città caratteristica.

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