Raccolta intorno alle sue due piazze, la piccola città caratteristica di Pontrieux si prolunga verso il porto di diporto, invitando a spingersi al largo verso Bréhat, Jersey o Guernesey. Con il suo viadotto e i suoi due ponti, la città è adatta per passeggiare sia di giorno che di sera, grazie a un sorprendente percorso luminoso che permette di scoprire i lavatori, le case a graticcio o in pietra, una fontana del XVIII secolo e una casa del XVI secolo soprannominata la « Tour Eiffel ».
All’inizio del XV secolo, dopo il sacco della fortezza di Châteaulin-sur-Trieux e del villaggio primitivo, a monte del sito sul quale sorge attualmente la città, gli abitanti costruiscono un nuovo villaggio sulle due rive del Trieux. Un primo ponte collega le rive dell’estuario. La città di Pont-Trieux è nata.
Sulla strada del Trégor e del Goëlo
Sito propizio al commercio, Pontrieux diventa anche il porto di Guingamp, ma perde la sua funzione di passaggio obbligato dopo la costruzione del ponte di Lézardrieux nel 1840. L’arrivo della ferrovia alla fine del XIX secolo permette lo sviluppo di un’attività industriale basata sul legname, il cartone e il lino. Questa produzione, spedita per via marittima in tutta Europa, dinamizza il porto nel quale le golette danesi e inglesi si affiancano a quelle in partenza per la pesca in Islanda.
Lo sapevate?
Un treno a vapore che porta fieramente i suoi ottant’anni, collega Pontrieux a Paimpol. Un modo originale di scoprire l’estuario del Trieux.
La città dei cinquanta lavatoi
Sposando i meandri del fiumi, la città presenta ai visitatori due piazze triangolari collegate da un nastro di case alte. Dei cinquanta lavatoi che costeggiano il Trieux, molti sono di origine privata. Ogni famiglia borghese aveva il suo. Una maniera di proteggere la propria intimità. Per scoprirli sotto un’angolazione inedita, dotatevi di una barca elettrica, sia di giorno che di sera!